Può sembrarti anacronistico pensare di concludere affari alle fiere internazionali, in un periodo in cui la società è in continua evoluzione e gli scambi commerciali vengono facilitati dalle reti informatiche. Invece, nonostante internet, le fiere continuano a svolgere una funzione impagabile in ambito di mercato. Un momento di incontro tra domanda ed offerta, in ogni settore economico, ma su tutti, in quello alimentare.
Se operi nel settore del food, e vuoi essere della partita in una grande fiera internazionale dell’alimentare, è necessario innanzitutto, che delinei il profilo di una buyer persona (il profilo ideale di lead).
Per te è strategico prima di partecipare alla fiera, così come lo è impegnarsi nella raccolta di informazioni sulla manifestazione alla quale si intende partecipare. Questo per permetterti di sfruttare al meglio l’opportunità offerta dal momento di incontro con i buyer.
Nel settore agroalimentare in Italia, giusto per dare qualche dato di riferimento, sono attive oltre 1.600.000 aziende agricole e zootecniche e nel 2016, il comparto ha registrato un +1,1 di incremento del proprio mercato.
In Europa, per intenderci, l’Italia si consolida al secondo posto come potenza agricola all’interno dell’unione, il fatturato oscilla sui 130 miliardi di euro con una forza lavoro costituita da un esercito di oltre 380mila unità.
Tutto questo per dire quanto sia importante il settore agroalimentare nell’economia nazionale.
Quindi, per ricapitolare quanto detto, abbiamo definito l’importanza delle Fiere, e abbiamo dato uno sguardo a quanto vale il settore agroalimentare in Italia.
FIERE ALIMENTARI
L’incontro tra la domanda e l’offerta del mercato si è fatta internazionale. L’export in Italia nel comparto agroalimentare è determinante. Devi tenere presente che sono quattro sono i settori in cui si divide questo mercato: prodotti agricoli, che valgono il 60% delle merci che vengono scambiate. Alimentari e bevande, che pesano il 34% del valore di mercato.
Di seguito ci sono le macchine agricole e quelle atte alla trasformazione alimentare che valgono per il restante 6%.
In generale, l’export dell’agroalimentare targato made in Italy vale circa 40 miliardi di euro, pensa che l’81% dei buyer partecipanti alle fiere internazionali, ha potere di acquisto, e chi partecipa alla fiera internazionale non lo fa solo per la ricerca di nuovi clienti (la lead generation), ma sopratutto per riaffermare il proprio marchio sul mercato ed avviare nuove relazioni.
Preparati bene per la manifestazione, studia una strategia in campo pubblicitario magari appoggiati ad un esperto per il prima e per il dopo fiera, ricordati di avere ben chiari gli obbiettivi di marketing e non dimenticarti i gadget da regalare, sono uno strumento tuttora fondamentale per fidelizzare i potenziali clienti.
Vediamo ora quali sono le Fiere alimentari che più catalizzando l’attenzione degli addetti ai lavori.
GERMANIA
Nel Paese del Länder uno spazio a parte merita il BIOFACH, parliamo di una fiera dell’alimentare biologico che vale qualcosa come 50mila visitatori intesi come professionisti del settore, di cui oltre il 51 per cento provenienti da fuori confini tedeschi. Oltre 2900 sono gli espositori di cui il 73 per cento estero, è la fiera leader nel suo comparto e si tiene a Norimberga verso la metà di febbraio. All’interno della manifestazione anche il Salone internazionale della cosmesi naturale con oltre 260 espositori.
A Colonia in autunno si tiene ANUGA una delle più importanti Fiere mondiali nel settore alimentare. Anugavuola dire oltre 7400 aziende che hanno esposto i loro prodotti provenienti da 107 paesi. Sono ben 165mila gli operatori che hanno partecipato all’ultima edizione di questa fiera provenienti da 198 nazioni. Oltre 1000 le aziende italiane che hanno partecipato all’ultima edizione di ANUGA. Infine una piccola curiosità. Sai per quanto si estende la fiera di Colonia? Occupa una superficie espositiva lorda di 284mila metri quadrati ossia, per fare un paragone, circa 40 campi di calcio.
FRANCIA
A Parigi si tiene il SIAL un altro pilastro delle fiere internazionali dedicato all’alimentazione mondiale. Parliamo di 7200 espositori provenienti da 119 nazioni, sono oltre 310 mila i professionisti che hanno visitato l’ultima edizione del Sial. Pensa che il 73 per cento dei visitatori arriva da oltralpe, 650 le startup che si sono presentate sul mercato, 2355 progetti innovativi che sono stati presentati per il trofeo annuale dell’innovazione che si tiene nell’ambito di questa esposizione.
Per definire l’importanza del Sial devi focalizzare la tua attenzione su questo dato: sono oltre 135 le delegazioni inviate da governi esteri. Come ambasciatori del loro Paese food all’interno di questa strategica Fiera internazionale. Al SIAL puoi partecipare ancor di più se sei un’azienda nuova e innovativa, che vuole mettersi in mostra per quello che sa offrire di diverso. Pensa solo che nell’ultima edizioni sono stati promossi oltre 400mila prodotti alimentari provenienti da tutto il mondo. Se vuoi partecipare al SIAL questa si tiene dal 21 al 25 ottobre.
ITALIA
Dove poter organizzare una fiera dell’alimentare in Italia, sono a Parma?
Ed è proprio a Parma che si tiene CIBUS la fiera dell’alimentare Made in Italy che ha visto la partecipazione di oltre 3400 imprese italiani e 10mila operatori esteri, 82mila visitatori nonché 1000 giornalisti specializzati e 135mila metri quadrati espositivi, non basta?
Pensa allora che alla fiera parmigiana saranno presentati centinaia di nuovi prodotti alimentari elaborati dalle aziende italiane, il meglio dell’alimentare italiano di scena nel mese di maggio nella città del teatro regio.
Non dimenticare poi il VINITALY, il meglio dell’enologia nazionale ed internazionale riuniti in una fiera che si tiene ad aprile a Verona, pensa che la scorsa edizione hanno partecipato ben 32mila buyer esteri su un totale di 128mila presenze da 143 nazioni.
Solo di espositori Vinitaly ne ha contato oltre 4400 provenienti da 35 paesi, una serie infinita gli incontri, convegni, manifestazioni varie fanno da corollario a questa fiera internazionale che è sicuramente leader nel mondo. Vinitaly è arrivata all 53a edizione e già questo la dice lunga sull’importanza che riveste questa straordinaria occasione di incontro per buyer di tutto il mondo.
Non solo in Germania, ma anche da noi c’è molta attenzione all’alimentazione biologica.
A Bologna si tiene ormai da tre decenni il SANA, il salone del biologico e del mangiare sano, questa fiera si sta rivelando un punto fermo nell’attenzione degli addetti ai lavori in un segmento di mercato ricco e variegato.
Il SANA si estende per 52.000 mq di superficie espositiva su 7 padiglioni La scorsa edizione ha visto più di 950 prodotti innovativi e si sono svolti circa 2mila incontri b2b con affermati buyer provenienti da 30 nazioni. Senza dimenticare le decine di convegni sul tema dell’alimentazione biologica e naturale. Particolare attenzione alla formazione con un +27% di appuntamenti dedicati al SANA Accademy e più di 100 iniziative in città.